https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2022/06/17/litalia-valuta-lallarme-gas-riunione-in-settimana-_f6900250-915f-451b-a0a5-3c5fb59ef34f.html
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Un nuovo e corposo taglio annunciato da Gazprom all'Eni e lo stop ai flussi via gasdotto alla Francia segnano un'altra giornata nera sul fronte energia per l'Europa.
La guerra del gas con Mosca รจ ormai entrata nel vivo e vede emergere via via con maggiore chiarezza la strategia del Cremlino: intrappolare il Vecchio Continente in una spirale fatta di prezzi alle stelle e approvvigionamenti sempre piรน a singhiozzo
Il costo del metano alla borsa di Amsterdam รจ balzato del 43% in una settimana, passando da 82,5 a 117,74 euro, con un picco di 134 euro al MWh registrato dopo i nuovi tagli resi noti dai russi. Il trend potrebbe peggiorare e sulla tenuta degli stoccaggi comuni in vista dell'inverno nelle capitali europee comincia a pendere un minaccioso punto interrogativo.
La giornata si รจ aperta con le brutte notizie per l'Italia. A fronte di una richiesta giornaliera da parte di Eni pari a circa 63 mln di metri cubi, Gazprom ha comunicato che ne fornirร solo il 50%.
Solo qualche ora dopo รจ stata la Francia a rendere noto di non ricevere piรน metano via gasdotto. Lo stop in questo caso, รจ la spiegazione arrivata da Berlino, non รจ l'effetto di una nuova decisione russa bensรฌ della stretta di Mosca sui flussi lungo il Nord Stream 1, che porta energia in Germania.
Tagliando il gas verso i Paesi europei piรน orientali Mosca crea un effetto domino che si propaga quasi per l'intero continente. E anche al fornitore slovacco Spp la Russia ha comunicato che, a giorni, le consegne saranno dimezzate. Nelle cancellerie europee ormai non hanno piรน dubbi: quella di Mosca รจ una "decisione politica", come ha sottolineato il cancelliere tedesco Olaf Scholz all'indomani della stessa accusa lanciata dal premier Mario Draghi, che ha liquidato come "bugie" le motivazioni tecniche addotte da Gazprom.
Un'azione ritorsiva, insomma, anche a seguito dei sei pacchetti di sanzioni imposti da Bruxelles. "La Russia รจ pronta a fornire all'Europa il gas di cui ha bisogno per riempire gli stoccaggi in vista dell'inverno a patto che non ci siano ostacoli politici", รจ stata d'altra parte la limpida spiegazione fornita oggi dal ministro dell'Energia russo Alexander Novak in un'intervista alla tv Rossiya 24. Il problema รจ che, rispetto a qualche settimana fa, il ventaglio di risposte a cui puรฒ accedere l'Ue รจ limitato: la pistola delle sanzioni sembra alquanto scarica sia per il graduale esaurimento dei settori sanzionabili sia per l'impossibilitร di un'intesa sull'embargo sul gas. Anzi, la battuta che circola in queste ore nei corridoi di Bruxelles รจ che all'embargo al metano russo ci stia pensando direttamente Putin.
Parallelamente, l'Ue รจ chiamata ad una forte accelerazione sulle piattaforme comuni d'acquisto. Al momento gli stock Ue viaggiano oltre il 50% ma, con le ultime riduzioni, il target dell'80% da raggiungere prima dell'inverno si allontana. "Non vi รจ alcuna indicazione di un rischio immediato di sicurezza degli approvvigionamenti", hanno assicurato dalla Commissione. E Bruxelles, nel frattempo, ha registrato il record di import di gas naturale liquefatto, con punte giornaliere di 0,54 miliardi di metri cubi. L'Italia tra i fornitori alternativi puรฒ contare sulla sponda dell'Algeria, dalla quale al momento arriva il doppio del gas rispetto alla Russia, i cui flussi si stanno avvicinando ai volumi di metano in arrivo dall'Azerbaigian. Il sistema italiano per ora regge ma il nuovo taglio inflitto da Gazprom aumenta le ombre sul futuro, nazionale ed europeo. A Bruxelles spiegano che le ritorsioni di Putin accrescono "la determinazione" a raggiungere gli obiettivi del RepowerEu.
Il piano, perรฒ, deve ancora essere approvato da Consiglio Ue e Parlamento in un momento nel quale il fronte europeo, per una decisa transizione alle rinnovabili, sta mostrando crepe e indecisioni ed รจ chiamato alla difficile prova del via libera alla tassonomia nei prossimi giorni. Sulla diversificazione delle forniture Ursula von der Leyen si sta muovendo con rapiditร , ma l'accordo con Egitto e Israele puรฒ non bastare. E all'orizzonte resta comunque un grande rebus al meccanismo di solidarietร Ue: con quale prontezza scatterร nel caso in cui piรน di un Paese membro si ritrovasse a corto di energia?
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