mercoledì 13 dicembre 2023

Il Ponte sullo Stretto pagato da uno scippo al Sud

 Il Ponte sullo Stretto pagato da uno scippo al Sud | il manifesto
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Solo un piccolo stralcio dell'articolo

LA NOTIZIA DI IERI è che un emendamento del governo alla propria legge di bilancio – il quarto dopo quelli sulla sanità, la polizia e gli enti locali – dirotterà 2,3 miliardi di euro contenuti nel Fondo per lo sviluppo e la coesione, previsti per Calabria e Sicilia, verso il finanziamento del Ponte di Messina, la mega-opera voluta dal vicepremier ministro dei trasporti e delle infrastrutture Matteo Salvini (Lega). L’operazione è stata decisa per trovare le risorse e permettere l’approvazione del progetto definitivo del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria da parte del Cipess entro il 2024. Politicamente parlando, è un’operazione cinica che conferma l’estrema modestia di una manovra senza investimenti. E che usa gli investimenti previsti per altri programmi per progetti ben lungi dall’essere realizzati a breve. In pratica si dirotterebbero importanti risorse pensate per sostenere le infrastrutture fisiche e sociali in due regioni decisive per soddisfare il costosissimo progetto di Salvini (11,6 miliardi), oltre che per puntellare il suo enorme peso politico nel governo, come già si è visto nello scambio tra l’autonomia differenziata e il «premierato».

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Interessante articolo specialmente per i cittadini  siciliani e calabresi ......in parte o in toto .......... il Ponte viene pagato dai cittadini, ma credo che altra parte viene suddivisa per l'intero popolo italiano ........ecco come si farà il ponte sullo stretto, opera non necessaria, anzi futile, serve solo a dare soldi alla commissione ponte e a fare avere più preferenze a Salvini, quest'ultimo dava la caccia ai meridionali per difendere i cittadini lombardi.

martedì 12 dicembre 2023

Don Ciotti

 Pace, don Ciotti: “Israele ha solo una strada per mondarsi dal suo peccato originale. Deve dare ai palestinesi uno Stato” - Il Fatto Quotidiano

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Per mondarsi dal peccato originale, Israele ha solo una strada: dare ai palestinesi uno Stato“. Sono le parole di don Luigi Ciotti nel suo intervento nell’incontro pubblico organizzato dai Costruttori di Pace ad Assisi, in occasione del 75esimo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, firmata il 10 dicembre 1948.

Il fondatore di Libera cita le parole di Shimon Peres, ministro degli Esteri israeliani, premio Nobel per la pace e presidente di Israele: “Aveva ragione Peres quando disse: ‘I palestinesi sono il nostro peccato originale, perché nel 1896, quando Theodore Herzl, l’ideatore del sionismo, coniò lo slogan ‘un popolo senza una terra va a una terra senza un popolo’, su quella terra un popolo c’erano già gli arabi. E per mondarci dal peccato, noi ebrei abbiamo soltanto una strada: dare loro uno Stato’”.
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Mi piace quello che Don Ciotti ricorda al mondo, con le stesse parole del Nobel per la pace Shimon Peres israeliano.

In merito a questo ripeto  che il Presidente Israeliano in carica oggi, sta facendo un massacro degli innoncenti di razza palestinesi già propetari di una loro terra ed obbligati dagli ebrei con la forza a condividere forzatamente quella terra ........terra promessa, ma solo scritta nei libri ebrei, da un uomo che non era Dio,

lunedì 11 dicembre 2023

Cacciari: “Gli Usa hanno tutto l’interesse a uscire dal fronte ucraino e israelo-palestinese, non sono più la potenza egemone di un tempo”

 Cacciari: "Gli Usa hanno tutto l'interesse a uscire dal fronte ucraino e israelo-palestinese, non sono più la potenza egemone di un tempo" - Il Fatto Quotidiano
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Negli Usa i repubblicani si oppongono agli aiuti in Ucraina? Ma questo è l’ultimo dei problemi per Biden. Vorrà dire che daranno meno stanziamenti, ma gli Usa devono assolutamente chiudere quella guerra con un accordo che preveda concessioni reciproche tra Russia e Ucraina,. L’Occidente americano ha tutto l’interesse a chiudere il fronte ucraino e quello israelo-palestinese il più rapidamente possibile per affrontare poi con la necessaria forza il confronto strategico globale con la Cina”. Sono le parole pronunciate ai microfoni di Radio Radicale dal filosofo Massimo Cacciari a proposito dell’opposizione dei repubblicani statunitensi ai nuovi stanziamenti per l’Ucraina, motivo per il quale il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sarà domani a Washington per incontrare il presidente Joe Biden.

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