sabato 17 febbraio 2024

Navalny, gli ultimi giorni e la morte in Siberia. Addio al primo nemico di Vladimir Putin

 Navalny, gli ultimi giorni e la morte in Siberia. Addio al primo nemico di Vladimir Putin- Corriere.it
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Aleksei Navalny è morto ieri durante l’ora d’aria nel carcere di Kharp, nella Siberia del Nord, probabilmente per un ictus provocato da un’embolia arteriosa. Questo almeno secondo le notizie ufficiali che filtrano dalla colonia penale IK-3 (conosciuta da tutti come «Lupo polare») dove il blogger che era diventato il principale oppositore di Putin era arrivato a Natale.

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Già da qualche giorno che leggo del nemico di Putin numero 1 

Poco importa se do ragione a questo signore, e do torto marcio a Putin .........tutto questo succede perchè c'è una serrata dittatura anche molto molto attenta a tutti i particolari che potrebbero toccare  la presidenbza russa.

Sicuramente la morte di questo signore dai suoi seguaci sarà una assenza molto efficace .........ma se c'è un gruppo, forse da qui a poco potrebbe spuntare il successore di Aleksey Navalny e credo sarebbe cosa molto gradita da molta buona parte del popolo russo.

venerdì 16 febbraio 2024

L’Egitto sta costruendo un campo profughi per i palestinesi in fuga da Rafah con mura alte 5 metri – Foto e video

 L'Egitto sta costruendo un campo profughi per i palestinesi in fuga da Rafah con mura alte 5 metri - Foto e video - Open
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Dove andranno le centinaia di migliaia di civili palestinesi rifugiati nella zona di Rafah dopo aver abbandonato le proprie case più a nord, se Israele porterà come annunciato la sua offensiva dentro la città più a sud della Striscia? Una riposta certa ad oggi non c’è. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha detto una settimana fa di aver chiesto ai generali di predisporre i piani di evacuazione della popolazione civile: se sono stati messi a punto, però, fin qui nulla è trapelato. A temere di diventare il destinatario suo malgrado degli sfollati è l’Egitto, che nelle scorse settimane ha ribadito con toni sempre più accesi il suo niet: se Israele spinge qui i civili di Gaza, mette a rischio pure il Trattato di pace con noi, hanno avvertito le autorità del Cairo. Accanto alla linea dura diplomatica, però, sul terreno il governo di Al Sisi sta preparando altre mosse. Fotografie, video e immagini satellitari mostrano come nella zona di confine sul fronte egiziano, siano in corso i lavori di costruzione di una grande area recintata da alte mura. Ufficialmente l’Egitto non dice di che si tratta, ma secondo il Wall Street Journal – che ha approfondito il tema sulla base delle immagini pubblicate dall’ong Sinai Foundation for Human Rights ci sono pochi dubbi: si tratta di preparativi di un campo fortificato destinato ai palestinesi di Gaza, nel caso dovesse diventare realtà lo scenario di una fuga oltre confine spinta dall’invasione di Rafah. Un campo di grandi dimensioni in una zona desertica, distante da ogni insediamento abitato, che è stata preventivamente “ripulita” nelle ultime due settimane: vi potrebbero essere ospitate sino a 100mila persone, hanno detto alcuni funzionari egiziani al quotidiano Usa. Anche il New York Times ha analizzato le immagini e parlato con alcuni professionisti che stanno lavorando al cantiere, ricavando la notizia che il campo – commissionato direttamente dall’esercito egiziano – sorgerà su un’area di circa cinque chilometri quadrati e sarà circondato da mura di cemento alte cinque metri. Un gran numero di tende da montare sarebbe già stato spedito a destinazione, fa sapere ancora il Wsj, che pure riporta le smentite ufficiali delle autorità regionali.
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Diventerà  una storia infinita.

Strage di Altavilla Milicia, fermata per omicidio la figlia superstite: «Ha partecipato alle torture dei riti purificatori»

 Strage di Altavilla Milicia, fermata per omicidio la figlia superstite: «Ha partecipato alle torture dei riti purificatori» - Open
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Secondo la Procura di Termini Imerese la 17enne, ora indagata, ha collaborato con il padre Giovanni Barreca al triplice omicidio della madre e dei due fratelli

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Tutto potevo immaginare, ma non che la figlia potesse essere complice attiva nelle torture insieme al padre.

Sa molto dell'incredibile.