domenica 15 ottobre 2023

Gli Apostoli

 Il figlio della Apostolico aggredì i poliziotti a un corteo, la madre lo difese in aula: assolto - ilGiornale.it

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Ne 2019 il figlio della toga pro migranti partecipò a un corteo di antagonisti durante il quale si registrarono scontri con la polizia. La madre testimoniò in aula in suo favore

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Ovviamente non metto nessun stralcio dell'articolo.

Ma faccio un mio commento, mai fatto su un magistrato, non certo per paura, ma solo perchè ho sempre sostenuto la mia pochissima fiducia in loro.

Ma in questo caso cambia: una Sentenza entra nel merito dei fatti per tramite leggi(che un giudice deve applicare) ed articolo del codice civile e procedura civile ma anche nel penale.

Che poi una madre difenda il figlio credo che sia la cosa più naturale che possa esistere.
Anche le madri di grandi boss mafiosi hanno difeso i loro figli ......... più che giusto

Rammento al Giornale.it

Che il Sig Salvini Senatore o Onorevole cmq un cattivo politico per me che il PM del processo del reato di sequestro di persona, aveva chiesto il permesso a procedere, ma gli è stato impedito o dal Senato o dal Parlamento ............. non hanno dato il permesso ........ dunque in sua difesa.

Perchè il Giornale.it non mette a confronto questi paragoni ............per equità.


Parole sulle quali riflettere e dalle quali - magari - ripartire.

 Antonio Gramsci rappresentava la sintesi più completa dello scienziato scrupoloso, dell’uomo d’azione, del capo rivoluzionario.
Antonio Gramsci fu incontestabilmente il più profondo studioso delle teorie di Marx, di Engels e di Lenin

su La città futura l’11 febbraio 1917

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Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.

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Ovviamente inattaccabile tutto questo pensiero.

Come in oggetto da queste parole si può sempre ripartire, ma prima di partire bisogna riflettere.

Se leggere è educare la mente al bello .........come mai oggi c'è una società che sembra impazzita è confusa.

Certo che lo sono se seguono persone fuori di testa che a loro volta si trovano in posti dio comando perchè li abbiamo mandati noi.

Le buone letture ............... vanno poi messe in atto e non conservati in un libro chiuso ........perchè solo letto ............. ma non lascia nulla.

Quello che realmente conta è la società che si trasformi in un popolo degno di questo nome. In questo momento non lo siamo certamente.

Lo Stato si sorregge perchè c'è una società, lo Stato fa le cose giuste per la nazione perchè c'è un popolo che lo indirizza.

Qui è nel mondo regna l'indifferenza delle società civili è colte.

sabato 14 ottobre 2023

In Italia tre bottiglie di olio d’oliva su quattro sono straniere

 https://www.ilsole24ore.com/art/in-italia-tre-bottiglie-olio-d-oliva-quattro-sono-straniere-AFatRNEB

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Tre bottiglie su 4 di olio d’oliva consumate in Italia sono straniere. Le importazioni hanno segnato il record del secolo, per un valore di oltre 2,2 miliardi di euro nel 2022 con un incremento di quasi il 20% nei primi sei mesi del 2023. E con l’olio che scarseggia, il prezzo è schizzato in alto del 42%. L’allarme arriva dalla Coldiretti,’ che ha diffuso i dati in occasione del Villaggio contadino al Circo Massimo a Roma, venerdì 13 ottobre.

La situazione del comparto è complicata dalle difficoltà che i principali produttori mondiali stanno affrontando con la campagna 2023-2024. Quest’anno infatti la Spagna, principale produttore mondiale di olio d’oliva, dovrebbe attestarsi a circa 765mila tonnellate, il 34% in meno rispetto alla media degli ultimi quattro anni. In Turchia la produzione di olio dovrebbe scendere intorno alle 280 mila tonnellate, circa 100mila tonnellate in meno rispetto alla scorsa campagna, mentre la Grecia dovrebbe crollare a 200mila tonnellate, rispetto alle 350mila dello scorso anno. Solo la Tunisia sembra in recupero, con una produzione che può superare le 200 mila tonnellate.

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Tra le tante guerre ne abbiamo "una" a casa nostra gli aumenti anche nel genere alimentare dunque l'essenziale per noi esseri umani.

Se leggere l'articolo è in via di estinzione l'olio di  oliva troppo caro e come comunica l'articolo ancora aumenterà, anche perchè la produzione diminusce sempre di più. Mantiene solo il Sud.

E questa è una guerra che noi italiani ci dobbiamo abituare a nuovi sistemi più economici nel cibo giornaliero.

Questa è altra bruttissima guerra .........già molti bussano alla porta delle varie chiese, propio ieri si è aggiunta la notizia che la chiesa ortodossa che da sacchetti di cibo agli italiani. Sempre più poveri?

Si lo capisco noi facciamo finta che non ci pesa ..... intanto al super mercato si compra molto misuratamente.