mercoledì 19 febbraio 2025

Mangia insaccato con batterio e muore accusato produttore

 Mangia un insaccato con un batterio e muore, accusato il produttore - Notizie - Ansa.it

La Procura di Perugia ha chiesto il rinvio a giudizio per omicidio colposo del titolare di un'azienda della provincia di Arezzo che aveva prodotto un insaccato a base di suino risultato contenente il batterio Listeria monocytogenes superiore ai limiti consentiti, prodotto consumato da una donna di poco più di sessant'anni, già portatrice di altra patologia, morta all'ospedale di Città di Castello.

Da una consulenza disposta dai magistrati era emerso che il decesso era da ricondursi "ad uno stato settico provocato da una infezione da Listeria monocytogenens presente nella coppa di suino".  

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Ci dice, di stare attenti. Ma con tutti gli isaccati, cibo per certi versi buoni è veloci, specialmente per chi non ha tempo da dedicare alla cucina.

Ma propio per questo bisogna guardare le etichette, che non sempre dicono la verità .............però c'è il limite dell'attenzione.

Cremlino: 'Aspettiamo le proposte di Zelensky'. Macron: 'La Russia una minaccia per l'Europa'

 https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2025/02/19/cremlino-aspettiamo-di-vedere-le-proposte-di-zelensky_a74d2ae7-377c-441e-822e-8c4cce691b71.html

Fare copia e cerca sul link   ma già c'è tutto l'articolo

Il Cremlino si aspetta che presto o tardi Volodymyr Zelensky presenterà le sue proposte per la soluzione del conflitto.

Lo ha detto il portavoce Dmitry Peskov, definendo per il momento "contraddittorie" le posizioni espresse dal presidente ucraino.

Per un vertice fra Donald Trump e Vladimir Putin è necessario un certo lavoro di preparazione. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Ria Novosti. 

 "È stato fatto un passo molto molto importante verso la creazione delle condizioni per un trattato di pace", ha detto Peskov. "È stata dimostrata la giusta volontà politica da entrambe le parti, intendo in questo caso la Russia e gli Stati Uniti", ha aggiunto il portavoce, citato dalla Tass. 
Costa avvia consultazioni bilaterali coi 27 sull'Ucraina

 Via libera dei Rappresentanti Permanenti dei 27 Ue (Coreper II) al sedicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia. L'ok dovrà essere ora formalizzato dal Consiglio Affari Esteri di lunedì prossimo, giorno del terzo anniversario della guerra in Ucraina. Il nuovo pacchetto introduce nuove personalità e entità russe nella blacklist Ue, nuovi divieti all'export verso la Russia nonché il divieto di transazioni con porti e aeroporti in Russia che eludono il tetto massimo del prezzo del petrolio. Nella lista nera l'Ue inserisce ulteriori 73 imbarcazioni della cosiddetta flotta ombra del Cremlino. 

 Il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa ha intensificato i contatti con i leader dei 27 Stati membri e ha avviato un processo di "consultazioni bilaterali" su due questioni chiave: "cosa sono disposti a fare in termini di aiuti all'Ucraina e le loro posizioni sulle garanzie di sicurezza". Lo fa sapere una fonte europea. Il comitato dei rappresentanti permanenti è stato informato "ieri sera" dell'iniziativa. 

 ''La Russia rappresenta una minaccia esistenziale per gli europei, tenuto conto delle azioni che conduce in diversi ambiti. Con le sue azioni alla frontiera della Polonia, con i suoi attacchi cyber in tutti i nostri Paesi, con attentati come in Gran Bretagna, con manipolazioni dell'informazione o dei processi elettorali come in Romania, con minacce esplicite attraverso la sua dottrina nucleare'': è l'avvertimento lanciato dal presidente, Emmanuel Macron, in un'intervista pubblicata oggi su Le Parisien. Per Macron, la Russia si riarma e rappresenta una minaccia per tutta l'Europa.  ''Non pensate che l'impensabile non possa accadere, incluso il peggio'', sottolinea il presidente francese, che oggi ha promosso una nuova riunione informale in videoconferenza con ''numerosi Stati europei e non europei'' per la pace e la sicurezza in Ucraina e in Europa. 

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Se mi fermo al titolo Macron ha ragione nel sostenere che la Russia è un pericolo per l'EU.

Non dobbiamo dimenticare che la Russia tramite Putin ha cercato di coinvolgere l'Europa in questa guerra.

Per certi versi potrebbe anche avere ragione, ma le ragioni non si risolvono con una guerra ....... Putin conosce solo la forza. Mentre noi Occidentali siamo  più propensi al dialogo, a maggior ragine se è tra politici.

Una differenza politica non giustifica una guerra.

L'EU deve uscire dalla nomea che ci vogliono affibbiare ingiustamente. l'Europa ha dato prova che non si tira indietro ed è una che tiene al rispetto del dialogo della politica.

La corda prima o poi si spezza

 Su una cosa sono certo: che non mi fiderei per nulla su Trump. Pur non conoscendolo non mi fa molta simpatia ......... chiede subito 100 per ottenere 50, quando gli basta il 10.

La sua forza sono i soldi è si accompagna con gente ricca, oggi presidente si vuole conquistare i paesi più ricchi, fare sbibboccia con loro, che sino a qualche giorno fa erano nemici feroci.

I conti non tornano a nessuno in questo momento ........... tutti sono sul chi va la, solo Trump viasggia con l'arrohganza.

Sarà bloccato?

Sarà fregato?

Trump nelle sue condizioni non può giocare inizialmente sporco per come è abituato .................. ci riuscirà?

Non credo propio.

Gli Stati Uniti ora vogliono avvicinarsi alla Russia di Putin

 Gli Stati Uniti ora vogliono avvicinarsi alla Russia di Putin - Il Post

In Arabia Saudita alcuni rappresentanti dell'amministrazione Trump hanno incontrato dei funzionari russi per discutere della fine della guerra in Ucraina – senza l'Ucraina – e di opportunità commerciali

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Che strano gli USA si vogliono avvicinare alla Russia, gli incontri nella Arabia Saudita, in altra testata vuole anche l'Iran, già Israele c'è ............ più qualche paese ricco con cui condividersi ..................... ?

Tutte queste nazioni prima vedevano come il fumo negli occhi gli USA, Oggi Trump vuole fare amicizia ........ Non è strano Trump è strano che tutti all'apparenza siano d'accordo.

Gli occidentali ............ si è poveri, dunque da allontanare, cosi come l'Africa già comandano Russia Cina e qualche altro ricco paese, dunque Trump vuole entrare nella condivisione di questo continente.

Che strana tutta questa amicizia.

Qualcuno sa di falso ............ si scoprirà.

martedì 18 febbraio 2025

«Gli italiani sono il popolo più rancoroso d'Europa»

 «Gli italiani sono il popolo più rancoroso d'Europa» (ilpiacenza.it)

Questi i dati che emergono da un'indagine del portale di recensioni online Trustpilot. Nel nostro Paese si cova risentimento verso qualcuno o qualcosa, e il tutto è amplificato dalle "relazioni online"

Se è vero che arrabbiarsi fa male alla salute, tanti di noi potrebbero chiedersi come fanno a cammiare ancora sul pianeta Terra. Il 40% degli italiani, infatti, non pensa all'impatto che i propri rancori e risentimenti possono avere su sè stessi ma anche sugli altri, e a rivelarlo è una nuova ricerca della piattaforma di recensioni online Trustpilot. 

Lo studio - che ha coinvolto un campione di 12mila adulti dai 18 anni in su tra Italia, UK, Stati Uniti, Australia, Paesi Bassi e Francia - ha riscontrato che l’89% del campione italiano nutre almeno uno o due risentimenti di qualche natura. Di questi, il 60% alimenta fino a 20 rancori ed il 29% anche più di 20.

Le cause principali di rancore per gli italiani

Scoprire un tradimento 34%

Essere accusati di qualcosa che non si è fatto 33%

Essersi fidati di qualcuno che agiva alle proprie spalle 33%

Essere vittima di qualcuno che si è preso un merito al proprio posto 26% 

Prestare a qualcuno soldi o oggetti che non sono mai stati restituiti 22%

Acquistare qualcosa che si è rivelata una delusione 22%

Essere derisi per il proprio aspetto fisico 21%

Essere stati presi in giro o ridicolizzati da bambini 20%

Essere stati delusi da un’azienda che non ha mantenuto le sue promesse 17%

Essere trattati con scortesia da un venditore 16%

Chi sono le persone verso cui si nutrono i principali rancori? Nel 21% dei casi si tratta di amici, seguiti a ruota dalle Pubbliche Istituzioni (19%) e da colleghi di lavoro (17%). Gli ex-partner sono solo al quarto posto in questa classifica, seguiti dagli ex migliori amici (15%), dai vicini di casa (14%) o da aziende che hanno deluso nel loro operato (13%).

In media, gli adulti italiani nutrono attualmente circa 15 rancori (più del doppio degli inglesi e dei francesi che ne nutrono in media 7) e il periodo più lungo in cui hanno serbato un rancore è di quasi 4 anni. Come conseguenza diretta, quasi la metà degli intervistati ha perso fiducia nei confronti degli altri ed il 47% ha ammesso di aver avuto problemi di salute mentale come risultato diretto delle faide in corso - il che potrebbe in parte spiegare perché il 40% di questi si penta dei rancori nutriti.

In generale, gli italiani pensano che il 73% dei propri connazionali non perdoni abbastanza. Tra le ragioni più gettonate, per il 50% è colpa di un aumento delle persone frustrate che mirano ad attaccare gli altri, per il 45% è conseguenza diretta del Covid sulla società, mentre per il 39% le ragioni vanno ricercate nei limitati contatti faccia a faccia a fronte di un aumento della comunicazione online.

Il problema delle interazioni online

Per molti, infatti, la probabilità di sviluppare rancore sembra essere maggiore quando si interagisce online – quasi un terzo del campione ha rivelato di essere più impulsivo quando pubblica messaggi, commenti o recensioni su internet rispetto a quanto farebbe di persona. 

Riguardo ai rancori nei confronti di un business, è il 79% degli italiani a dirsi attento all'impatto che il proprio risentimento potrebbe avere sulle performance di un'azienda. Si tratta di un dato importante, che spiega come mai sia solo il 12% del campione nostrano ad aver pubblicato online una recensione negativa su un'azienda, un prodotto o un servizio per poi pentirsene in seguito.

Infine, lo studio ha rivelato che dopo un'esperienza deludente con un'azienda, il 50% delle persone ha cambiato la propria opinione da negativa a positiva dopo che l'azienda ha fatto il possibile per rimediare. Questo risultato suggerisce che “è possibile perdonare e dimenticare”, stando al 54% del campione italiano intervistato.

L’indagine è parte della nuova campagna Helping Hands di Trustpilot, che mira a ricordare sia ai consumatori che alle aziende che a volte – prima di comportarsi con impulsività – è il caso di fermarsi, prendersi un attimo di pausa ed incentivare solo conversazioni costruttive, non cercando di ferire ad ogni costo il proprio interlocutore.   

Claudio Ciccarelli, Country Manager di Trustpilot in Italia, ha così commentato: «Nel mondo di oggi le conversazioni online si muovono rapidamente e spesso capita di digitare prima ancora di pensare. Quando si tratta di conversazioni tra consumatori e aziende, è essenziale ricordare a tutte le parti in causa di prendersi un momento e rammentare quanto prezioso possa essere il feedback sia per gli uni che per gli altri: oggi più che mai è importante comunicare in modo ponderato».

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Sarà vero?