domenica 7 aprile 2024

L'inquinamento da palle da tennis è un problema, ma c'è chi lavora per risolverlo

 L'inquinamento da palle da tennis è un problema, ma c'è chi lavora per risolverlo - la Repubblica
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Ogni anno vengono prodotti 330 milioni di palline, la gran parte finisce in discarica dove impiegano 400 anni per degradarsi. Si punta sul recupero della gomma che può essere riutilizzata per altri usi

In Italia è sempre più Sinner-mania. Grazie alle recenti vittorie del campione altoatesino, ora numero 2 nel ranking mondiale Atp, il tennis è tornato ad essere uno degli sport più popolari nel nostro Paese. Lo dimostra il fatto che la finale tra Jannik Sinner Grigor Dimitrov al Masters 1000 di Miami è stata seguita da oltre 2,6 milioni di italiani. Il talento di Sinner è fuori discussione. Quanti invece si sono chiesti che fine facciano tutte le palline da tennis utilizzate in occasione di un torneo internazionale come quello di Miami? La domanda è tutt'altro che futile. Ogni anno a livello mondiale si producono circa 330 milioni di palline da tennis.

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Dalla banalità apparente viene fuori un vero problema.

400 anni non è certo una passeggiata da poco.

Nord Italia spopolato, l’allerta «glaciazione» demografica: entro il 2040 spariranno 2,3 milioni di residenti

 Nord Italia spopolato, l’allerta «glaciazione» demografica: entro il 2040 spariranno 2,3 milioni di residenti | Corriere.it
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Un Nord spopolato, meno attrattivo e senza giovani. Questa la previsione dell’ultimo studio della Fondazione Nordest che muove dal record negativo di natalità registrato nel 2023 nel Paese. Nel dettaglio, l'Istat ha certificato  l'undicesimo anno di calo delle nascite 2013. Rispetto ai 577mila del 2008, nel 2023 sono nati appena 379mila bambini.  Un crollo dei numeri differenziato a livello regionale con riduzioni importanti al Nord. 

Senza migrazioni, e senza un’inversione nel trend delle nascite, il Nord Italia secondo la Fondazione sarà interessato secondo  i ricercatori da una «glaciazione» demografica che entro il 2040 porterà un saldo negativo rispetto all’attuale di 2,3 milioni di residenti. Si passerà dai 27,4 milioni di abitanti del 2023 a 25,1 milioni. 

Le differenze  regionali

Gli effetti più pesanti si vedranno in Lombardia (-673mila), Piemonte (-493mila) e Veneto (-387mila). Per il Veneto in particolare la Fondazione ipotizza che la popolazione diminuirà dagli attuali 4.849.553 residenti ai 4.688.294 del 2030, per scendere ulteriormente ai 4.461.849 del 2040, vale a dire una perdita secca nell'arco temporale preso in considerazione dell'8%.

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Leggendo tutto l'articolo qui presente con la sua fonte, credo attendibile. Non sò se debbo piangere o ridere perchè è un falso problema.

Ma quando leggo con tanto di sito, forse qualcosa di vero c'è, e lo sbaglio potrebbe essere punto percentuale più o meno: Fondazione Nord Est - (fnordest.it)

Ricordo a me stesso un detto: uno dice al grido Il lupo Il lupo, ma il lupo non c'era, e non venne più creduto quando grido al lupo al lupo. ......... ma il lupo c'era.


Guerra Ucraina - Russia, le news di oggi. Zelensky vuole un vertice mondiale per la pace in Svizzera. Kuleba: “Le bombe guidate russe ci stanno spazzando via”

 Guerra Ucraina - Russia, le news di oggi  - la Repubblica
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Il presidente ucraino si augura di poter organizzare con la presidente svizzera Amherd un incontro con almeno 80 Paesi, ma esclude la partecipazione di Mosca che replica. “Senza la Russia un vertice sarebbe inutile”

“Kiev ceda terreno a Russia, il piano Trump per fine guerra”

Premere su Kiev affinché ceda la Crimea e la regione di confine del Donbass alla Russia. È questo il piano segreto di Donald Trump per mettere fine alla guerra fra Ucraina e Russia. Lo riporta il Washington Post citando alcune fonti, secondo le quali l'ex presidente ritiene che sia la Russia sia l'Ucraina "vogliono salvare la faccia e avere una via di uscita". L'ex presidente è convinto anche che per alcune aree dell'Ucraina andrebbe bene essere parte della Russia.

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Non ci sono pronostici da fare.

Sia gli USA che l'EU non faranno in tempo a dare il sostegno promesso, anche se gli USA hanno già stanziato per l'Ucraina circa 60 milioni di dollari più armi. 

Indico solo gli USA perchè tutta l'Europa è sotto campagna elettorale, è non può permettersi nessuna distrazione.

Gli USA avvertoo Israele di un prossimo attacco da parte dell'Iran, nel mirino degli iraniani c'è anche qualcosa che appartiene gli USA ............ e qui si complica tutto il discorso.

sabato 6 aprile 2024

Teheran contro Israele, il capo di Stato maggiore iraniano: "Inevitabile la nostra vendetta"

 Teheran contro Israele, il capo di Stato maggiore iraniano: "Inevitabile la nostra vendetta" (rainews.it)

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WCK: "L'inchiesta israeliana sulla strage dei nostri operatori non è credibile". Udite esplosioni nei dintorni di Damasco. Ucciso un comandante senior della sicurezza di Hamas. Recuperato il corpo di uno degli ostaggi del 7 ottobre

L'Iran ha posto tutte le sue forze armate “in massima allerta” dopo aver preso la decisione di “rispondere direttamente” a Israele per l'attacco del primo aprile a Damasco “per creare deterrenza”. Lo riferisce il New York Times, citando due funzionari iraniani che hanno richiesto l'anonimato.

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Il titolo sembra molto rassicurante.
Ma qualcosa dentro mi dice di non esserlo, se ci penso bene questo è l'inizio che ogni stato deve iniziare a stabilire di stare con gli uni o con gli altri.

La Russia sta a guardare? di più, propio la Russia cerca lo scontro ufficiale con l'occidente, le minaccie di Putin apparentemente velate, ora possono dare sfoggio ad una concretezza.

Si rischia la guerra nucleare, specialmente con Kim Jong io personalmente di questo mi fido poco, anche perchè è in buona compagnia, Cina Russia più altri stati un carattere un pochino molto bellicosi.

Una cosa è certa, che nell'aria si respira un forte cambiamento che non è solo il potere del propio stato o quello accanto, ma propi un cabiamento geografico, geopolitico è di più, se si continua con tutte queste guerre,per non dimentica le giò venti guerre situate in Africa ......oramai  buona parte di questo continente è in mano "benevole" della Cina, e credo vi sia di mezzo anche la Russia, l'Afroca continente molto ricco.

venerdì 5 aprile 2024

L'età discrimina, 4 anziani su dieci esclusi dalle cure migliori

 https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/sanita/2024/04/05/leta-discrimina-4-anziani-su-dieci-esclusi-dalle-cure-migliori_d806f0e3-af3b-412a-abf2-492ef54d7bc9.html
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Ben 4 anziani su 10 vengono esclusi per l'età dalle cure migliori.

E lo stigma accorcia anche la vita: il rischio di mortalità è fino a 4 volte più alto. Nasce per questo la Carta di Firenze, il primo manifesto mondiale contro l'ageismo sanitario con 12 azioni contro pregiudizi e stereotipi legati all'età nell'assistenza sanitaria.
Dopo l'appello degli scienziati italiani per la crisi del servizio sanitario pubblico sottofinanziato, i geriatri italiani lanciano l'allarme sui bisogni di salute, soprattutto dei grandi anziani, su cui l'Ssn non investe abbastanza risorse. Sono considerati "troppo vecchi e costosi" per ricevere le cure più avanzate, da cui trarrebbero i maggiori benefici, e per essere inclusi negli studi clinici per la sperimentazione di farmaci di cui sono i primi a fare uso. E la stessa persona anziana rinuncia all'aderenza alle terapie, a screening e comportamenti preventivi, con gravi effetti sulla salute.
In Italia i dati dei registri nazionali dicono che fino al 40% degli over 85 con problemi di cuore, è sotto-trattato. Con l'aumentare dell'età le prescrizioni farmacologiche e i regolari controlli raccomandati dalle linee guida si riducono fino a dimezzarsi negli over-85, in cui si registra un sostanziale sotto-trattamento fino al 40% dei casi.
In questo contesto nasce la Carta di Firenze, il primo manifesto mondiale contro l'ageismo sanitario che sarà presentato al congresso 'Anti-ageism Alliance. A Global Geriatric Task Force for older adults' care', organizzato dalla Fondazione Menarini con il patrocinio della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (Sigg), che vede riuniti a Firenze i presidenti delle maggiori società geriatriche del mondo, con esponenti dell'Oms e delle Nazioni Unite, eticisti e associazioni di pazienti.
Il documento coordinato da Andrea Ungar, ordinario di Geriatria all'Università di Firenze, presidente del congresso e della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria, e dal professore Luigi Ferrucci, direttore Scientifico del National Institute on Aging di Baltimora, è stato messo a punto da un panel internazionale. Il manifesto appena pubblicato sull'European Geriatric Medicine e sul The Journal of Gerontology, punta su 12 azioni concrete per ridurre al minimo l'impatto negativo dell'ageismo nell'assistenza sanitaria. Le azioni per invertire la rotta puntano alla formazione: l'invecchiamento deve diventare parte integrante del percorso formativo del personale sanitario e degli assistenti sociali.
Serve poi dare priorità agli anziani nei pronto soccorso che rappresentano un fattore di rischio per via dei lunghi tempi di attesa e si denuncia una presa in carico non adeguata, che può contribuire al declino cognitivo e al peggioramento delle condizioni fisiche.
Il medico deve anche cercare una maggiore condivisione del percorso di cura con il paziente e con i suoi caregiver ed è altrettanto necessario riprogettare gli ambienti ospedalieri per renderli più age-friendly, riducendo l'isolamento e l'immobilismo. 

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Ironicamente nel periodo del Covid19 ho menzionato che si andava a tralasciare le cure per gli anziani troppo avanti con l'età.

Cmq più che ingiusto fare queste valutazioni, dopo tutto è la scienza che deve supportare a continuare le cure anche se centennali.